Dopo aver ottenuto la fiducia alla Camera con 235 voti a favore, Meloni si reca a Palazzo Madama per la fiducia al Senato.
Dopo il discorso che si è tenuto ieri per la fiducia alla Camera, la neopremier Giorgia Meloni oggi si reca a Palazzo Madama per il dibattito al Senato. Ad aprire il discorso è stato La Russa, che ha parlato per circa tre ore. Poi, l’inizio del dibattito tra i senatori a favore e di coloro che intendono astenersi. Di seguito la replica del discorso del presidente del Consiglio avvenuta alle 17:45.
Ieri si è tenuto il discorso per la fiducia alla Camera di Giorgia Meloni, che ha ottenuto 235 voti a favore e 154 no. Oggi invece alle 13:00 è iniziato il dibattito al Senato, con la replica del discorso della neopremier nel pomeriggio intorno alle 16.30.
A Palazzo Madama
Lollobrigida ha dichiarato “un grandissimo entusiasmo intorno al discorso di Meloni, sia dalla maggioranza compatta che anche dall’opposizione”. Coloro che hanno votato contro la fiducia alla Camera, o che si sono astenuti, non sono comunque riusciti a minare la positività che ha trasmesso il discorso della nuova premier.
Ad aprire il discorso generale al Senato, che è durato circa 3 ore, è stato il presidente Ignazio La Russa. Giorgia Meloni ha illustrato per circa un’ora e un quarto il suo programma di governo toccando diversi temi fra cui la crisi energetica, la pandemia e la guerra in Ucraina. La replica del presidente del Consiglio è iniziata alle 17.45, e la chiama per il voto di fiducia inizierà intorno alle 19.
L’esame del decreto legge aiuti ter inizierà in Aula alla Camera a partire dall’8 novembre, nel pomeriggio, e le votazioni dovrebbero dunque tenersi a partire dal giorno successivo.
Dibattito al Senato
Sul reddito di cittadinanza Giuseppe Conte ha sottolineato: “C’è tanto furore ideologico nell’attacco al reddito di cittadinanza”. Beppe Grillo invece spera che il nuovo Governo duri a lungo, mentre Mario Monti si asterrà sulla fiducia al governo Meloni. Il senatore a vita: “Valuterò i singoli provvedimenti nella speranza di trovare più convergenze che divergenze”.
E’ emersa preoccupazione dalle parole di Ettore Licheri di M5s, per affidare il ministero della Difesa a Guido Crosetto, che non ha espresso alcun auspicio di un ritorno della diplomazia. Sulla questione della flat tax, per Gian Marco Centinaio è “una priorità del governo e continuerà a esserlo. Il governo durerà 5 anni e avremo tempo di fare tutto”.
Il nuovo vicepremier Matteo Salvini ha parlato di una “proposta di buonsenso della Lega, in linea col programma del centrodestra e con altri paesi europei: meno burocrazia, più libertà”. Assicura poi sullo stop della legge Fornero, “avviando quota 41 magari da 61-62 anni”.
Il primo governo guidato da una premier donna trova conforto soprattutto nelle parole di Licia Ronzulli che dichiara: “Ci hanno voluto rappresentare divise e invece noi combatteremo insieme le battaglie per il nostro paese”. Dopo 9 anni di assenza dal Senato, anche Silvio Berlusconi interviene in Aula durante il dibattito per la fiducia. Conversando con i cronisti dichiara: “La situazione è difficile ma noi diamo convintamente la nostra fiducia”.
Il discorso di Meloni al Senato
Dopo aver ringraziato tutti coloro che sono intervenuti al dibattito in Aula, Giorgia Meloni fa un breve resoconto di quanto emerso. “Quando ci sono risorse limitate devi scegliere dove andare, dove portare la nazione”, ha dichiarato la premier, sottolineando la criticità della situazione attuale del Paese.
Il piano del nuovo Governo è sempre stato quello di designare una visione prima di dare risposte concrete ai cittadini, motivo di critica di questi ultimi. Ma “senza una visione a monte un manifesto e delle scelte chiare e una idea di Italia anche la rispose concrete rischiano di non essere efficaci”, spiega Meloni.
Poi parla della questione speculativa, esprimendo prontezza nell’affrontarla, e del tassello “gas”: “Servono misure che nel medio-termine liberino l’Italia da una dipendenza energetica inaccettabile. Penso all’estrazione di gas naturale, penso che le risorse nazionali vadano utilizzate come chiede l’Europa”. Giorgia Meloni tocca anche l’argomento sul price cap, ritenendosi pronta a lavorare al “disaccoppiamento crescente anche sulla base delle determinazioni europee”.
Si ribadisce l’impegno ad arrivare ad un taglio del cuneo fiscale almeno di cinque punti, la volontà di rivedere il Pnrr e di incrementare la flat tax. Meloni chiarisce l’approvazione della scienza che ha visto però una critica contro alcuni provvedimenti presi riguardo ai vaccini. Non tralascia la situazione economica del Sud e dei giovani per cui “vanno garantiti con una operazione di rinnovamento della Pubblica amministrazione e incentivi all’assunzione, per fare in modo che i giovani che al Sud si formano possano crescere nelle regioni da cui provengono”.